Roma, 28 febbraio 2023 – Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito notevoli cambiamenti riguardanti l’inclusività e la diversità. In particolare, nel settore sociale, si sta assistendo a una serie di nuove tendenze che mirano a garantire che le organizzazioni siano più inclusive e rispettino i diritti di tutti i lavoratori.

C’è una crescente attenzione alla diversità culturale e all’inclusione delle persone provenienti da diverse comunità e background. Le organizzazioni stanno riconoscendo l’importanza di avere una forza lavoro diversificata per poter gestire al meglio i complessi problemi sociali che le comunità stanno affrontando.

Nell’ambito dell’assistenza domiciliare, questa tendenza è particolarmente significativa in quanto la maggior parte degli operatori, i cosiddetti badanti, provengono da Paesi esteri e a volte si ritrovano in Italia da soli, soprattutto all’inizio. Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano, è particolarmente sensibile a queste tematiche.

Come spiega la fondatrice e Presidente Kristina Tatenko, lavorando nel settore sociale e assistenziale da anni e avendo rapporti quotidiani con gli operatori, che provengono da diversi Paesi del mondo, Sant’Anna 1984 si rende conto che sono profondamente soli nel nostro Paese. I badanti della cooperativa, anche quelli italiani, dedicano quasi tutto il loro tempo agli anziani che assistono e molto spesso, tornando a casa dopo il lavoro o addirittura rimanendo domiciliati presso il loro assistito, non hanno molte occasioni per uscire e divertirsi, conversare e distrarsi dopo il lavoro. Pochissimi, inoltre, hanno le loro famiglie vicino.

Per questo motivo, Sant’Anna 1984 è particolarmente attenta alla creazione di momenti di team building tra i propri operatori, organizzando eventi in cui i colleghi possano conoscersi di persona, condividere esperienze, ma anche semplicemente divertirsi. La cooperativa ha inoltre attivato una chat comune, che coinvolge oltre 200 persone, dove quotidianamente gli operatori possono trovare supporto e conforto.

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