healthcareonlinenetwork.com – Sant’Anna 1984 sigla un accordo con Efficienza Auto (ACI) per agevolare la mobilità e l’autonomia dei propri operatori

Un accordo volto a consentire agli operatori della cooperativa Sant’Anna 1984 condizioni agevolate per l’accesso ai servizi in ambito automotive.ROMA, ITALIA, September 1, 2023/EINPresswire.com/ — È attivo dal 1° settembre l’accordo siglato da Sant’Anna 1984 – Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, che opera a Roma e a Milano – ed Efficienza Auto srl, società affiliata all’Automobile Club Italia. Un accordo volto a consentire agli operatori della cooperativa condizioni agevolate per l’accesso ai servizi in ambito automotive.

Grazie alla partnership, infatti, tutti gli operatori assistenziali che lavorano per Sant’Anna 1984 potranno usufruire dei servizi erogati da Efficienza Auto – come il rinnovo della patente o la conversione di patenti estere – a tariffe inferiori rispetto alla media di mercato, con sconti che arrivano fino al 40%.

“Il benessere e la serenità degli operatori che collaborano con noi è uno dei pilastri della nostra cooperativa. Siamo infatti convinti che siano condizioni fondamentali per svolgere al meglio un lavoro delicato come quello dell’assistenza domiciliare ad anziani e malati”, spiega Kristina Tatenko, Presidente di Sant’Anna 1984. “Per questo motivo ci impegniamo costantemente per supportare i nostri collaboratori, sia dal punto di vista professionale – fornendo loro formazione, tutoraggio e tutti gli strumenti necessari al loro lavoro – sia da quello personale, aiutandoli ad esempio a trovare alloggi adeguati a costi contenuti e, da oggi, anche sotto il profilo della mobilità”.

Muoversi con i mezzi in grandi metropoli come Roma e Milano, infatti, può essere non sempre facile e comodo; inoltre, le famiglie assistite da Sant’Anna 1984 possono risiedere anche in zone non servite dal servizio di trasporti pubblico. Grazie al nuovo accordo, da oggi gli operatori di Sant’Anna 1984, molti dei quali provengono da altri Paesi, potranno prendere la patente o convertire la propria in modo che sia valida anche in Italia a costi contenuti.

Ma oltre a ciò, la partnership può avere anche ricadute importanti sulle famiglie stesse, che in alcuni casi hanno la necessità che l’operatore assistenziale sia automunito o abbia la patente, in modo che possa accompagnare l’assistito, ad esempio, a svolgere le visite mediche di cui necessita.

“Oltre all’attenzione verso i nostri operatori, un’altra nostra mission fondamentale è la qualità del servizio che offriamo alle famiglie che si rivolgono a noi per la cura dei propri cari. Per questo motivo, svolgiamo un’accuratissima selezione dei nostri collaboratori, che sono costantemente formati e seguiti da un coach, mentre ogni famiglia ha un tutor dedicato, che la aggiorna quotidianamente sull’andamento delle attività”, precisa Kristina Tantenko. “Grazie all’accordo con Efficienza Auto, da oggi le famiglie avranno maggiori possibilità di avere operatori in grado di assisterle anche dal punto di vista della mobilità”.
https://www.santanna1984.it/

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Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.

Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice ucraina, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.

Marco Bacini
MB 4.0 srl

Intervista.it – Intervista di Kristina Tatenko: Sognate e non fermatevi!

intervista a Kristina Tatenko

Siamo molto grati di aver avuto l’opportunità di poter intervistare Kristina Tatenko, imprenditrice di successo e fondatrice di Sant’Anna 1984, un’organizzazione che fornisce servizi di assistenza domiciliare agli anziani. La sua missione è quella di dare dignità e sostegno a coloro che hanno bisogno di assistenza, valorizzando al contempo il ruolo cruciale degli operatori in questo settore. La sua attività è nata dal desiderio di rivoluzionare il campo dell’assistenza agli anziani, mettendo l’accento sull’amore incondizionato e la cura per il prossimo.

Nel corso dell’intervista, avremo la possibilità di esplorare come sia nata l’idea di Sant’Anna 1984, come Kristina selezioni il personale e come gestisca le sfide inerenti la gestione della sua attività. Inoltre, ci ha condiviso le sue osservazioni sulla situazione attuale del settore dell’assistenza domiciliare, le sue esperienze personali come imprenditrice femminile, e ha fornito preziosi consigli per i giovani imprenditori che aspirano a fare la differenza.

Preparatevi per una conversazione coinvolgente, stimolante e ricca di spunti preziosi.

Salve Kristina Tatenko grazie per averci concesso questa intervista. La sua attività, Sant’Anna 1984 si occupa principalmente di assistenza domiciliare agli anziani. Oggi sono sempre di più le persone che hanno bisogno di assistenza e cura a domicilio. Come è nata la sua attività? E come è cambiato nel corso del tempo il settore dell’assistenza domiciliare?

«Sant’Anna 1984 è nata dal desiderio di creare qualcosa di nuovo e rivoluzionario nel settore dell’assistenza agli anziani. La nostra priorità è valorizzare gli operatori che svolgono un ruolo cruciale, dedicandosi con abnegazione al bene comune e contribuendo alla crescita spirituale della coscienza collettiva. Sono loro che ci insegnano il vero significato dell’amore incondizionato.

Se si riflette su questo non con la mente, ma con il cuore, si comprende l’immensa importanza e l’impatto che questo ha sul nostro presente e futuro. Inoltre, ci impegniamo a fornire un servizio di alta qualità alle famiglie. Aiutiamo le famiglie a lasciar andare il controllo, a rilassarsi e a godersi la compagnia dei propri cari senza preoccuparsi dei dettagli che possono sottrarre tempo prezioso. Questo tempo può essere invece impiegato per cose più importanti, come condividere affetto e attenzioni con i propri cari.»

«Nel corso del tempo, molte cose sono cambiate e siamo felici di questo. Senza volerlo, spingiamo tutte le organizzazioni del settore a migliorare le proprie performance. Stiamo vivendo un’epoca di condivisione e collaborazione; la competizione appartiene al passato, mentre lo sviluppo e la crescita congiunta rappresentano il futuro. Rispondendo alla tua domanda, ci rendiamo conto che un assistente che affianca una persona anziana a domicilio deve possedere le competenze e i valori appropriati. Ma soprattutto, deve essere supportato e guidato da un tutor competente, che sappia mettere in risalto i valori dell’operatore e aiutarlo a superare le difficoltà che si presentano durante il servizio. Un operatore che trascorre la maggior parte del suo tempo con una persona anziana ha bisogno di confrontarsi costantemente con altre persone. Altrimenti, rischia di essere assorbito dalla routine domestica, senza rendersi conto che sta perdendo la sua agilità mentale. Abbassando la guardia, diventa meccanico, e questo è ciò che solitamente compromette l’efficacia del lavoro di assistenza domiciliare.»

Questa è un’attività che richiede un’attenta gestione del personale e anche una forte dose di empatia. In che modo gestisce l’attività di selezione dei badanti? Ci sono delle strategie o comunque, delle attività che svolgete a favore dei dipendenti, al fine di rendere il loro lavoro più agevole?

«Hai assolutamente ragione, richiede davvero molta attenzione. Il nostro processo di selezione è estremamente rigoroso: tra le 1000 persone che vediamo al mese per i colloqui, solo 20-30 vengono selezionate. Non è uno scherzo! Nel reparto di selezione lavorano due psicologhe con tre lauree e master. Abbiamo sviluppato una strategia di selezione che ci permette di individuare le persone realmente adatte a svolgere un lavoro così delicato. Non appena un operatore supera la selezione, viene inserito nel nostro programma di formazione. Questo vale anche per coloro che sono già diplomati, poiché per noi è importante insegnare loro il nostro modo di lavorare, il nostro spirito, la nostra missione, l’importanza del lavoro di squadra, della comprensione e della pazienza. Gli operatori che fanno parte del nostro team sono la nostra forza, e sono tutti meravigliosi. Li chiamiamo ‘Angeli Azzurri di Sant’Anna1984‘.»

Nel corso di questi anni, si sarà trovata sicuramente dinanzi ad alcune difficoltà nella gestione della sua attività. Quali sono state le principali? E in che modo è riuscita a superarle?  

«Ahaha, mi stai facendo delle domande molto precise! 🙂 Se posso dire, questo è probabilmente il lavoro più difficile al mondo! Non si smette mai di imparare e di scoprire nuovi orizzonti. Abbiamo commesso anche degli errori a causa della nostra ingenuità e mancanza di esperienza, ma come si suol dire, ciò che non ci uccide ci rende più forti, giusto?! La parte più difficile riguarda la gestione delle risorse umane; le situazioni che possono sorgere sono imprevedibili. È proprio in questi momenti che dobbiamo intervenire con la massima calma e professionalità. Un giorno scriveremo un libro su tutto questo! :)))»

Dal punto di vista legislativo, se potesse cambiare qualcosa, c’è qualche aspetto che cambierebbe al fine di supportare al meglio sia l’attività che svolgono i badanti sia il lavoro in generale dell’assistenza domiciliare?  

«Questa è la domanda che stavo aspettando! Sì, è un problema che affligge tutte le cooperative nel settore dell’assistenza domiciliare e sociale. Abbiamo anche tentato di sollevare la questione al Senato. Il problema principale, soprattutto per le famiglie che si rivolgono a una cooperativa, riguarda i costi. Se una famiglia vuole risparmiare, deve gestire tutto da sola: selezionare la persona, assumerla e gestirla. È un lavoro immenso, e se un familiare ha un impiego, non ha il tempo materiale per occuparsi di tutto questo. Rivolgendosi a una cooperativa, i costi sono ovviamente maggiori, non solo per il servizio, che è giusto pagare, ma anche per i contributi, che sono quasi il doppio. Per fare un esempio, una famiglia che assume un operatore privatamente pagherebbe circa 1,5€ di contributi all’ora, mentre una cooperativa arriva quasi a 3,6€.

Calcolando il costo mensile, c’è una grande differenza, e non tutte le famiglie possono permetterselo. È molto triste non poter aiutare una famiglia perché non riesce a sostenere i costi. Tutti dovrebbero avere il diritto e la possibilità di accedere a questo tipo di servizio e avere serenità a casa.Vedo persone disperate che cercano aiuto attraverso i social media, pubblicando annunci privati, e che non riescono a trovare soluzioni perché ci sono molti rischi nell’assumere qualcuno “dalla strada”. Inoltre, per quanto riguarda l’assunzione di conviventi, non esiste un contratto di convivenza per le cooperative che forniscono assistenza domiciliare. C’è una lacuna nella legislazione che non è stata aggiornata negli ultimi 30 anni. C’è un urgente bisogno di attenzione su questa questione, anche perché il numero di anziani sta aumentando. Credo che il settore sanitario, parasanitario e sociale debba essere completamente rivisto. Abbiamo fiducia nel nostro governo e speriamo che possa rispondere al più presto proponendo alternative che possano aiutare le famiglie e organizzazioni come la nostra a lavorare fornendo la massima sicurezza a tutti.»

La nostra rivista nasce con l’intento anche di aiutare e consigliare gli imprenditori. Oggi l’imprenditoria femminile sta crescendo, nonostante la lotta costante con stereotipi di genere. Lei si è mai imbattuta in commenti o comunque ostacoli provenienti da una figura stereotipata della donna nel mondo dell’imprenditoria? Se si, come ha reagito e in che modo ha dimostrato come il valore dipenda sicuramente più dalle azioni che dal sesso di una persona.

«Grazie per questa domanda. Ad essere sincera, non ho riscontrato molta resistenza riguardo al genere. Più che altro, la resistenza era legata all’età. Siamo un team di giovani tra i 30 e i 40 anni, e all’inizio del nostro percorso abbiamo affrontato un po’ di resistenza a riguardo. 🙂 Tuttavia, grazie alla tenacia e al lavoro di squadra, siamo riusciti a crescere notevolmente in pochi anni. La nuova generazione non ha più una mentalità limitante; anzi, più andiamo avanti, più vediamo spiriti forti emergere. Creeremo un mondo migliore, cooperativo e consapevole, senza divisioni basate su colore, genere o altro. Siamo tutti figli di questa terra, e più velocemente comprendiamo questo concetto, più rapidamente faremo il salto quantico nella nostra mentalità. Siamo un unico organismo. Questa è la verità!»

Vorrebbe dare un consiglio ai giovani e alle giovani imprenditrici che desiderano creare un loro progetto in Italia?

«Volentieri! Superate le vostre paure e dubbi; anche se commettete errori, fa parte della vita. Io dico sempre:

PER OTTENERE LA CINTURA NERA IN KARATE, DEVI PRIMA PRENDERE UN SACCO DI BOTTE. 🙂

Così diventi migliore. Non aver paura del dolore, fa parte della nostra esistenza. Tutto è possibile; l’importante è avere fiducia in se stessi. Sognate e non fermatevi. Fatevi delle domande: ‘Come posso contribuire alla società?’, ‘Come posso essere utile?’, ‘Come posso migliorare il mondo?’. Con queste domande, si apre un universo di opportunità e abbondanza. L’universo è generoso con le persone generose; questa è la formula.» 

Un suggerimento, invece, per gli imprenditori che vogliono entrare nel settore dell’assistenza domiciliare?

«Per gli imprenditori che vogliono entrare nel settore? Beh, la prima cosa è avere un cuore puro, compassione e impegno, tanto impegno. Non è un settore facile. Per moltissimi anni, è stato sfruttato per l’arricchimento personale, con lo sfruttamento dei lavoratori e poca consapevolezza. Questa è una missione, non un business freddo e calcolato.»

Le faccio un’ultima domanda, quali sono i progetti per il futuro di Sant’Anna 1984? Lei ha ancora altri sogni nel cassetto da voler realizzare?

«Grazie per questa domanda. I sogni che abbiamo sono tantissimi. Vogliamo espanderci in tutta Europa, creare sinergie con entità simili nel settore, come cliniche e ospedali, e offrire servizi aggiuntivi. Vogliamo creare case di riposo all’avanguardia e villaggi sostenibili. Centri diurni di divertimento per over 65. Di  istituire scuole etiche per gli operatori, e di integrare innovazione e tecnologia avanzata nel monitoraggio della salute. Inoltre, vogliamo creare scuole per gli anziani per aiutarli a stare al passo con lo sviluppo della tecnologia. Abbiamo tantissime idee che stiamo realizzando una alla volta. Siamo aperti al dialogo e alla collaborazione con chiunque condivida la nostra visione, per costruire insieme il nostro futuro e il futuro dei nostri figli.»

Essentialhealthcarenews.com – Per proteggere i nostri anziani dal caldo estivo, i consigli del Team di esperti di Sant’Anna 1984.

La cooperativa sociale Sant’Anna 1984 desidera condividere importanti consigli per proteggere gli anziani dalle elevate temperature durante questa calda estate

ROMA, LAZIO, ITALIA, July 21, 2023/EINPresswire.com/ — Roma, 21 luglio 2023 – Sant’Anna 1984, la cooperativa sociale impegnata nel sostegno e nella tutela degli anziani, desidera condividere importanti consigli per proteggere le persone care dalle elevate temperature durante questa caldissima estate e il team di Sant’Anna 1984, sotto la supervisione del dott. Adelfio Liviani offre preziose indicazioni su come garantire la sicurezza e il benessere degli anziani durante questa stagione.

Sant’Anna 1984 promuove la qualità della vita degli anziani, offrendo servizi e supporto nelle diverse sfere del loro benessere e si pone come punto di riferimento per la comunità, fornendo informazioni, consulenza e soprattutto assistenza a coloro che hanno bisogno di supporto per garantire una vita dignitosa e sicura agli anziani.

Mantenere il giusto livello di idratazione è fondamentale per proteggere gli anziani dal caldo. “Concordare con il medico curante o il geriatra il giusto quantitativo di acqua da assumere giornalmente e adottare strategie per invogliarli a bere è cruciale”, afferma il dott. Liviani. Aggiungere fette di limone o foglie di menta all’acqua, optare per spremute o succhi di frutta senza zuccheri aggiunti e tisane personalizzate possono essere modi efficaci per mantenere adeguatamente idratati gli anziani.

È inoltre importante preferire l’acqua a temperatura ambiente o fresca, evitando temperature eccessivamente fredde. Un’alimentazione adeguata è un altro aspetto chiave per proteggere gli anziani dalle alte temperature estive. “Nella dieta degli anziani durante questo periodo dell’anno, la frutta e la verdura dovrebbero essere i protagonisti in quanto contribuiscono ad aumentare i livelli di idratazione”, consiglia sempre Adelfio Liviani.

Al contrario, è consigliabile evitare cibi ricchi di grassi, poiché possono aumentare la temperatura corporea.

Proteggersi dal sole è essenziale per prevenire danni causati dalle alte temperature. “Evitate che gli anziani escano all’aperto nelle ore più calde, tra le 11.00 e le 18.00, e se necessario, indossino abiti adeguati in tessuti naturali come cotone o lino, che favoriscono la traspirazione”, suggerisce il Team di esperti di Sant’Anna. È inoltre consigliabile indossare occhiali da sole e cappelli con visiere per proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti. L’applicazione di creme protettive solari è altrettanto importante per preservare la salute della pelle.

Per contrastare i sintomi causati dalle alte temperature, è consigliabile rinfrescare il corpo. “Bagnare la fronte, i polsi, le braccia e fare pediluvi con acqua fresca (mai troppo fredda) e l’applicazione di panni bagnati in cotone possono aiutare ad alleviare i sintomi”, continua Liviani.

Mantenere un’adeguata temperatura in casa è cruciale per proteggere gli anziani dal caldo. “Utilizzare l’aria condizionata con moderazione e mai con getto diretto, posizionare ventilatori e tenere persiane e tende chiuse per evitare l’ingresso dei raggi solari e favorire l’areazione dei locali, soprattutto di sera”.

Infine, è importante riconoscere i sintomi del colpo di calore e sapere quando si tratta di un’emergenza. “I sintomi del colpo di calore includono temperatura corporea molto elevata (superiore ai 39 gradi), pelle calda, secca e arrossata in assenza di sudorazione, tachicardia (battito accelerato sopra le 90 pulsazioni al minuto), mal di testa intenso, vertigini o addirittura svenimento, confusione e disorientamento, e in casi gravi, anche perdita di coscienza”, conclude il dott. Liviani.

Sant’Anna 1984 invita tutti a seguire attentamente questi consigli per proteggere gli anziani e i fragili da questa ondata anomala di caldo estivo e per qualsiasi approfondimento visitate il sito https://www.santanna1984.it.

Marco Bacini
MB 4.0 srl

Quotidianosociale.it – Formazione delle badanti, a Roma e Milano il progetto di coop Sant’Anna

Sant’Anna 1984, la Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate,  annuncia un importante progetto volto alla formazione e al tutoraggio di badanti assunte privatamente.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nella promozione di servizi di assistenza di alta qualità e nell’ottimizzazione del benessere delle persone assistite.

Sant’Anna 1984, con sedi operative a Roma e Milano, è da lungo tempo impegnata nel fornire servizi di assistenza domiciliare personalizzata, garantendo un supporto adeguato alle persone che necessitano di cure e attenzioni particolari ed è consapevole che molte famiglie hanno a casa una badante che non le soddisfa completamente, ma che per svariati motivi, (affettivi, fiducia, paure legate al cambiamento) dedidono in qualche modo di accontentarsi rinunciando però ad una maggiore serenità ma soprattutto alla sicurezza che un professionista formato può garantire. Sant’Anna 1984 offre così la soluzione ideale, contattando il team di professionisti della cooperativa, aiuterà a ritrovare una completa serenità, guidando l’operatrice, creando sinergia e condividendo nuove idee di attività fisiche e nuove metodiche più efficaci.

Il nuovo progetto di formazione e tutoraggio delle badanti si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza domiciliare offerta anche dalle badanti private e sono già oltre 200 le famiglie che già usufruiscono del servizio di gestione e formazione della propria badante offerto da Sant’Anna 1984. Questo dimostra l’efficacia e l’affidabilità dell’azienda nel fornire un supporto completo e professionale.

Il programma di formazione comprenderà una serie di corsi e sessioni pratiche, focalizzati su una vasta gamma di tematiche legate all’assistenza domiciliare. Alcuni degli argomenti che verranno affrontati durante la formazione includeranno, l’analisi dei bisogni e delle situazioni di rischio, gli strumenti e le tecniche per l’alzata e il trasferimento su barelle e carrozzelle, tecniche per supportare movimenti e spostamenti (come i movimenti nel letto, sedere sul letto, alzarsi dal letto, deambulare, sedersi al tavolo), tecniche per la pulizia parziale o totale dell’utente a letto o in bagno, tecniche per la vestizione, elementi di igiene degli alimenti, della cucina, delle stoviglie, tecniche di supporto e strumenti per l’assunzione dei cibi per le diverse tipologie di utenti (allettati, confusi, emiplegici, affetti da demenza), igiene degli ambienti, tecniche di disinfezione, sterilizzazione e decontaminazione degli strumentari e dei presidi sanitari, tecniche e strumenti per favorire l’autonomia della persona e nozioni di pronto intervento.

Kristina Tatenko, fondatrice della cooperativa Sant’Anna 1984, spiega: “Siamo fermamente convinti che una formazione solida e una supervisione adeguata siano fondamentali per garantire un’assistenza domiciliare di qualità superiore. Con questo nuovo progetto, vogliamo offrire un supporto strutturato e specifico alle badanti private, consentendo loro di acquisire le competenze necessarie per fornire un’assistenza professionale e compassionevole alle persone anziane o malate”.

Montecarlonews.it – Sant’Anna 1984: prima cooperativa di assistenza domiciliare a lanciare un servizio di formazione tecnologica

Il progetto ha l’obiettivo di rendere le persone anziane (ma non solo) in grado di utilizzare al meglio gli strumenti tecnologici nella vita quotidiana.


Al giorno d’oggi la tecnologia è diventata uno strumento imprescindibile nella vita di ognuno, non solo per lavorare o svagarsi, ma anche per svolgere in modo veloce e pratico, senza spostamenti o lunghe code, alcuni adempimenti burocratici. Basti pensare allo SPID e alla possibilità, ad esempio, di ricercare o cambiare il medico di base, o di prenotare visite o vaccini.

Ancora oggi, però, gli anziani, ossia la fascia di popolazione che più avrebbe bisogno della tecnologia in questo senso, perché magari limitati negli spostamenti, non vi ha accesso, o non completamente, perché non è in grado di utilizzarla.

Un’indagine sulla digitalizzazione condotta lo scorso anno da Format Research su un campione di oltre 1.500 persone tra i 50 e gli 85 anni evidenzia che se quasi l’85% possiede uno smartphone, oltre il 61% un pc e il 21% circa un tablet, il 68,1% del campione ha dichiarato di riscontrare delle criticità nell’utilizzo degli strumenti digitali, soprattutto quando incontrano anglicismi o definizioni tecniche. Inoltre, quasi il 62% dichiara di possedere basse competenze nell’utilizzo della tecnologia e solo il 5,9% ha utilizzato servizi di telemedicina.

Tutto ciò in un momento storico in cui la pandemia ci ha insegnato quanto sia importante, ad esempio in situazioni di lockdown, che soprattutto le persone anziane abbiano la possibilità, tramite la tecnologia, non solo di accedere ai servizi medici, ma anche semplicemente di poter rimanere in contatto, anche se attraverso uno schermo, con i propri cari, per non sentirsi soli.

Per contribuire a migliorare le competenze tecnologiche delle persone anziane o con qualche difficoltà motoria, Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, ha deciso di lanciare, prima cooperativa del suo genere a farlo, un nuovo servizio di affiancamento sui temi della digitalizzazione e dell’informatica, in modo da trasferire nozioni in grado di rendere gli assistiti capaci di approcciare alcune operazioni eseguibili tramite la tecnologia in maniera autonoma.

La cooperativa sta progettando la realizzazione di corsi di formazione, che daranno agli anziani la possibilità di conoscere il mondo digitale e tenersi sempre aggiornati”, spiega Kristina Tatenko, Presidente e cofondatrice di Sant’Anna 1984 insieme a Ottavio Alvarez, Direttore Strategico della Cooperativa. “Spronare gli anziani all’apprendimento e aiutarli ad approcciarsi al mondo digitale, imparare ad usare con successo lo smartphone, il tablet o il pc può garantire che la mente si mantenga sveglia e allenata, aiutandoli al contempo a sentirsi meno soli ed emarginati”.

Questa nuova opportunità sarà in primis presentata alle famiglie che già si avvalgono dei servizi di Sant’Anna 1984 (circa 200 famiglie tra Milano e Roma), per poi essere promossa presso un pubblico più ampio attraverso attività di comunicazione promozionale.

COOPERATIVA SANT’ANNA 1984

Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.

Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice russa, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.


Montecarlonews.it – La cooperativa Sant’Anna1984 promuove l’inclusività nel settore dell’assistenza domiciliare

Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito notevoli cambiamenti riguardanti l’inclusività e la diversità. In particolare, nel settore sociale, si sta assistendo a una serie di nuove tendenze che mirano a garantire che le organizzazioni siano più inclusive e rispettino i diritti di tutti i lavoratori.

C’è una crescente attenzione alla diversità culturale e all’inclusione delle persone provenienti da diverse comunità e background. Le organizzazioni stanno riconoscendo l’importanza di avere una forza lavoro diversificata per poter gestire al meglio i complessi problemi sociali che le comunità stanno affrontando.

Nell’ambito dell’assistenza domiciliare, questa tendenza è particolarmente significativa in quanto la maggior parte degli operatori, i cosiddetti badanti, provengono da Paesi esteri e a volte si ritrovano in Italia da soli, soprattutto all’inizio. Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano, è particolarmente sensibile a queste tematiche, come spiega la fondatrice e Presidente Kristina Tatenko.

Lavoriamo nel settore sociale e assistenziale da anni e avendo rapporti quotidiani con i nostri operatori, che provengono da diversi Paesi del mondo, ci rendiamo conto che sono profondamente soli in questo Paese”, afferma Tatenko. “I nostri badanti, anche quelli italiani, dedicano quasi tutto il loro tempo ai nostri anziani e molto spesso, tornando a casa dopo il lavoro o addirittura rimanendo domiciliati presso il loro assistito, non hanno molte occasioni per uscire e divertirsi, conversare e distrarsi dopo il lavoro. Pochissimi, inoltre, hanno le loro famiglie vicino”.

Per questo motivo, Sant’Anna 1984 è particolarmente attenta alla creazione di momenti di team building tra i propri operatori, organizzando eventi in cui i colleghi possano conoscersi di persona, condividere esperienze, ma anche semplicemente divertirsi. La cooperativa ha inoltre attivato una chat comune, che coinvolge oltre 200 persone, dove quotidianamente gli operatori possono trovare supporto e conforto.

Assistere una persona anziana o malata è un lavoro delicato e complesso, che solo una persona che sta bene con se stessa può svolgere al meglio”, prosegue Tatenko. “Per questo motivo, facciamo tutto il possibile perché i nostri operatori siano sereni e soddisfatti, il nostro obiettivo è alleviare la loro solitudine e mancanza di affetto. Ci sembra il minimo per ringraziarli dell’impegno e della dolcezza con cui assistono le persone a loro affidate come se fossero un loro parente, regalando momenti di spensieratezza e affetto a persone anziane e malate, spesso sole. La stessa spensieratezza e lo stesso affetto che noi vogliamo dare a loro”.

Per questo motivo, Sant’Anna 1984 è sempre alla ricerca di partner e sponsor, ad esempio in occasione di festività come la Pasqua e il Natale, per regalare una festa alla grande famiglia degli operatori assistenziali della cooperativa, sia a Milano che a Roma.

In sintesi, Sant’Anna 1984 sposa appieno le nuove tendenze del mondo del lavoro che promuovono l’inclusività e la diversità nel settore sociale, garantendo che tutti i lavoratori abbiano pari opportunità di crescita professionale e di realizzazione personale, creando un ambiente di lavoro equo e accogliente per tutti i dipendenti.

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Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.

Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice ucraina, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.

Varesenoi.it – Sant’Anna 1984 chiede al legislatore di estendere le agevolazioni previste per i lavoratori domestici alle cooperative no profit

Sant’Anna 1984 chiede al legislatore di estendere le agevolazioni previste per i lavoratori domestici alle cooperative no profit

Con un’età media in costante aumento rispetto agli altri Stati europei, l’Italia contava a inizio 2022, secondo dati Istat, oltre 14 milioni di persone over 65, circa 3 milioni in più rispetto a venti anni fa; si stima che nel 2042 saranno quasi 19 milioni. Inoltre, il 30% delle persone che superano gli 80 anni non è più autosufficiente e la percentuale aumenta fino al 50% per gli ultranovantenni.

Questi dati rendono evidente la crescente necessità, da parte delle famiglie italiane, di operatori di assistenza domiciliare preparati e in grado di fornire servizi adeguati in particolare a persone anziane o affette da disabilità. In effetti, nel nostro Paese la richiesta di lavoratori domestici è di cinque volte superiore rispetto all’offerta.

Per agevolare le famiglie, il Legislatore e le Parti sociali hanno previsto una disciplina di vantaggio da applicare nei confronti di coloro che prestano l’attività lavorativa all’interno del contesto familiare, introducendo importanti agevolazioni contributive (con un costo pari fino al 75% in meno rispetto alla contribuzione di un lavoratore privato) o la possibilità di utilizzare un orario di lavoro ordinario fino a 54 ore settimanali. In questo contesto, però, il lavoratore domestico ha meno tutele rispetto ad un lavoratore ordinario: ad esempio, può essere licenziato senza una giusta causa o con maggiore facilità anche in caso di malattia.

In questo scenario si inseriscono le cooperative no profit, come Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano, che oggi assiste con i propri operatori circa 200 famiglie. Oltre a fornire un valido supporto alle famiglie, aiutandole a trovare personale adeguatamente formato per le loro esigenze e sollevandole da tutte le incombenze burocratiche necessarie per assumere un operatore domestico, realtà come Sant’Anna 1984 forniscono anche maggiori tutele e garanzie agli operatori, in primis la continuità del rapporto di lavoro anche in caso di decesso della persona assistita, potendosi spostare in un’altra famiglia.

Ad oggi, però, le cooperative di questo tipo non possono beneficiare delle agevolazioni concesse ai lavoratori domestici dipendenti da persone fisiche e ai loro datori di lavoro. In particolare, pur garantendo lo stesso bene giuridico (l’assistenza domiciliare), in Italia, a differenza di quanto previsto in altri Paesi europei, le persone giuridiche no profit non godono di alcuna agevolazione e, pertanto, sono costrette ad offrire un servizio assistenziale a costi maggiori, che possono essere proibitivi per soggetti spesso non abbienti e allo stesso tempo non sufficientemente autonomi per cercare ed assumere un collaboratore domestico come soggetti privati. Inoltre, alle cooperative non è concesso fare contratti a 54 ore ma solo fino a un massimo di 38 ore settimanali, che in alcuni casi non sono sufficienti per le esigenze dell’assistito.

I numeri spiegano chiaramente di cosa stiamo parlando: se per 54 ore di servizio un operatore costa a una famiglia circa 1.500 euro al mese, il costo per una cooperativa, alle stesse condizioni, sarebbe di quasi 3.000 euro, il doppio”, precisa Kristina Tatenko, Presidente di Sant’Anna 1984. “È evidente che non tutte le famiglie possono affrontare una spesa di questo tipo e quindi beneficiare dei servizi offerti da personale formato e qualificato”.

Il personale di Sant’Anna 1984, infatti, è formato internamente, in modo che sia in grado di gestire con professionalità e umanità le varie problematiche che potrebbero sorgere con l’assistito. Ogni operatore è scelto attentamente in base alle caratteristiche della persona che dovrà seguire, anche in termini di carattere, personalità e livello culturale. In questo modo, Sant’Anna 1984 è in grado di fornire servizi di assistenza domiciliare di altissimo livello.

La cooperativa, inoltre, collabora in modo molto stretto con i care giver famigliari, fornendo loro anche supporto psicologico da parte di tutor aziendali, laureati in psicologia, disponibili sia per le famiglie che per gli operatori stessi. Infine, le famiglie non sono mai lasciate da sole: oltre a ispezioni mensili da parte di responsabili tecnici che controllano che tutto stia andando bene, i famigliari ricevono resoconti giornalieri via Whatsapp sui propri cari e sulle attività svolte ogni giorno, anche dal punto di vista mnemonico e di attività fisica.

Riteniamo che sia giusto che il maggior numero possibile di famiglie possa accedere a servizi di questo livello e affidare quindi con la massima serenità i propri cari a persone competenti ed empatiche”, aggiunge Tatenko. “Per questo motivo abbiamo presentato alle Istituzioni la richiesta di valutare una proposta di legge volta ad introdurre una normativa speciale dedicata alle cooperative no profit che si dedicano esclusivamente alla fornitura del servizio cli assistenza familiare, in modo da consentir loro di accedere alle agevolazioni contributive e all’articolazione oraria introdotte attualmente per i soli soggetti privati”.

Sant’Anna 1984 intende portare avanti il dialogo con le Istituzioni su queste tematiche e si augura che anche altre cooperative attive nel settore vogliano aggiungere la propria voce per stimolare una risposta concreta il più rapidamente possibile da parte del Governo. Le realtà interessante a partecipare all’iniziativa possono contattare il team Sant’Anna 1984 all’indirizzo e-mail raccoltafirme@santanna1984.it per ricevere maggiori informazioni e dare la propria adesione.

www.santanna1984.it

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Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.

Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice ucraina, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.

Movida.tgcom24.it – Emergenza badanti: Sant’Anna 1984 a supporto delle famiglie

In Italia, riuscire a trovare personale competente e affidabile a cui lasciare con serenità la cura dei propri cari arrivati alla terza età sta diventando sempre più difficile. Nel nostro Paese, la popolazione sta invecchiando sempre di più, a causa del calo delle nascite e grazie all’allungamento della vita. Secondo i dati Istat, infatti, a inizio 2022 i residenti nel nostro Paese con 65 anni e oltre erano più di 14 milioni, circa 3 milioni in più rispetto a venti anni fa; si stima che nel 2042 saranno quasi 19 milioni.

A fronte di ciò, però, la disponibilità di operatori di assistenza domiciliare, o badanti, non è assolutamente sufficiente, anche a causa di alcune decisioni governative che non agevolano l’ingresso nel nostro Paese di persone disposte a svolgere questa attività.

Secondo quanto comunicato da Assindatacolf, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, il decreto flussi per il 2023 consente l’ingresso nel nostro paese di poco più di 82.000 persone extracomunitarie per lavori stagionali, o nei settori alberghieri, turistici, navali, edili, ma non per attività di colf o badanti; l’ultimo decreto flussi che includeva anche il lavoro domestico risale al 2012.

Da oltre 10 anni, sottolinea Assindatacolf, le quote dedicate al comparto domestico nei decreti flussi sono inadeguate e non vengono calcolate in base a una esatta misurazione del fabbisogno. Come conseguenza, sempre più famiglie hanno difficoltà a trovare personale disposto ad occuparsi di anziani e disabili. Nel 2020 l’associazione stimava una carenza di oltre 60.000 operatori di assistenza domestica, per colmare la quale sarebbe necessario l’ingresso in Italia di 10.000 persone ogni anno fino al 2025. Va inoltre considerato che così come invecchia la popolazione italiana, lo stesso accade a chi si prende cura dei nostri anziani: badanti e colf under 30 rappresentano, infatti, solo il 7% del totale, mentre il 57% ha tra i 30 e i 54 anni e il 35% è over 55.

A cercare di supportare le famiglie italiane in questa situazione complessa c’è Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano, che oggi assiste con i propri operatori circa 200 famiglie.

Il personale della cooperativa è formato internamente, in modo che sia in grado di gestire con professionalità e umanità le varie problematiche che potrebbero sorgere con l’assistito. Ogni operatore è scelto attentamente in base alle caratteristiche della persona che dovrà seguire, anche in termini di carattere, personalità e livello culturale. In questo modo, Sant’Anna 1984 è in grado di fornire servizi di assistenza domiciliare di altissimo livello.

Sant’Anna 1984, inoltre, collabora in modo molto stretto con i care giver famigliari, fornendo loro anche supporto psicologico da parte di tutor aziendali, laureati in psicologia, disponibili sia per le famiglie che per gli operatori stessi. Infine, le famiglie non sono mai lasciate da sole: oltre a ispezioni mensili da parte di responsabili tecnici che controllano che tutto stia andando bene, i famigliari ricevono resoconti giornalieri via Whatsapp sui propri cari e sulle attività svolte ogni giorno, anche dal punto di vista mnemonico e di attività fisica.

A conferma dell’importante supporto fornito da Sant’Anna 1984 alle famiglie, e a riconoscimento di tutto il lavoro svolto dalla cooperativa in questi anni, la fondatrice Kristina Tatenko ha ricevuto lo scorso 6 marzo il prestigioso Premio “RomaRose – Non solo 8 marzo”, giunto alla sua seconda edizione e organizzato dalla Presidenza dell’Assemblea capitolina. 

Il premio RomaRose è un omaggio all’impegno, al merito e al talento delle donne nei loro rispettivi settori. Nel corso della cerimonia sono state premiate personalità che si sono particolarmente contraddistinte nello spettacolo, nella cultura, nel giornalismo, nello sport, nella politica, nell’imprenditoria, nel mondo accademico, nel sociale e nelle forze dell’ordine.

Tra le altre personalità premiate insieme a Kristina Tatenko, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, l’imprenditrice ambientale e designer Ilaria Venturini Fendi, la conduttrice televisiva e radiofonica, attrice e scrittrice Andrea Delogu, la cantautrice NoemiElisa Bartoli, capitano della squadra femminile dell’AS Roma, l’europarlamentare Alessandra Moretti, l’attrice Cinzia Leone,Flaminia Bolzan, psicologa e criminologa, l’attrice, cantante, autrice e regista Lina Sastri.

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Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.

Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice ucraina, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.

La Mia Finanza – Sant’Anna 1984. Benefici per le famiglie per i lavoratori domestici

Sant’Anna 1984: i benefici per le famiglie dell’estensione delle agevolazioni previste per i lavoratori domestici anche alle cooperative no profit.

Sant’Anna 1984

Sant’Anna 1984 – Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano – ha presentato alle Istituzioni la richiesta di valutare una proposta di legge volta ad introdurre una normativa speciale dedicata alle cooperative no profit che si dedicano esclusivamente alla fornitura del servizio di assistenza familiare, in modo da consentir loro di accedere alle agevolazioni contributive e all’articolazione oraria introdotte attualmente per i soli soggetti privati.

Oggi infatti, per agevolare le famiglie che hanno bisogno di questo tipo di assistenza (sempre di più, visto il costante aumento dell’età media), esiste una disciplina di vantaggio che si applica a coloro che prestano l’attività lavorativa all’interno del contesto familiare e che prevede importanti agevolazioni contributive (con un costo pari fino al 75% in meno rispetto alla contribuzione di un lavoratore privato) o la possibilità di utilizzare un orario di lavoro ordinario fino a 54 ore settimanali.

Tale disciplina, però, non è applicata alle cooperative che formano e rendono disponibili operatori di assistenza domestica, e che sono quindi costrette a fornire i loro servizi a costi maggiori, a volte troppo alti da sostenere per le famiglie. I numeri parlano chiaro: se per 54 ore di servizio un operatore costa a una famiglia circa 1.500 euro al mese, il costo per una cooperativa, alle stesse condizioni, sarebbe di quasi 3.000 euro, il doppio.

Applicare la normativa vigente anche alle cooperative consentirebbe loro di contenere i costi e dunque renderebbe possibile per un numero maggiore di famiglie beneficiare dei servizi offerti da personale formato e qualificato”, sottolinea Kristina Tantenko, Presidente di Sant’Anna 1984. “E ciò, oltre a benefici dal punto di vista economico per le famiglie, avrebbe altri risvolti positivi”.

Infatti, affidarsi a cooperative specializzate come Sant’Anna 1984 evita ai privati di dover gestire tutta la parte burocratica e, cosa ancora più importante, di incorrere nei rischi che un’assunzione comporta. Infatti, assumendo direttamente un operatore domiciliare si diventa a tutti gli effetti un datore di lavoro con la formula di società a responsabilità illimitata, con il rischio quindi di incorrere in vertenze. Rischio piuttosto elevato, visto che la casistica dice che circa il 70% dei rapporti di lavoro con badanti si conclude con una vertenza, anche per motivi futili. Questo accade a causa della mancanza, nel rapporto diretto tra privato e operatore, di una terza parte, ad esempio una cooperativa specializzata, che controlli, certifichi e attesti che le condizioni e gli orari di lavoro del dipendente siano conformi a quanto previsto dalla legge.

Altri benefici riguardano il fatto di poter usufruire di personale formato e altamente qualificato, come spiega Kristina Tantenko (nella foto)

Noi svolgiamo un’accuratissima selezione degli operatori: in media per assumere una ventina di persone facciamo circa 2.000 colloqui; nessuna famiglia ovviamente potrebbe fare lo stesso. Inoltre, se la famiglia non si dovesse trovare bene con l’operatore selezionato per lei, possiamo cambiarlo in tempi brevissimi, così come sostituirlo in caso di malattia o durante le ferie, senza costi aggiuntivi. Tutti i nostri operatori sono costantemente formati e seguiti da un coach, mentre ogni famiglia ha un tutor dedicato, che la aggiorna quotidianamente sull’andamento delle attività”.

Sant’Anna 1984 svolge attività di controllo anche sulle badanti della cooperativa che vengono assunte direttamente dalle famiglie che hanno la necessità di farlo, ad esempio perché hanno bisogno di operatori conviventi, e fornisce tale servizio anche alle famiglie che assumono badanti non provenienti dal team di Sant’Anna 1984.

Sant’Anna 1984 intende portare avanti il dialogo con le Istituzioni su queste tematiche e si augura che anche altre cooperative attive nel settore vogliano aggiungere la propria voce per stimolare una risposta concreta il più rapidamente possibile da parte del Governo. Le realtà interessate a partecipare all’iniziativa possono contattare il team Sant’Anna 1984 all’indirizzo e-mail raccoltafirme@santanna1984.it per ricevere maggiori informazioni e dare la propria adesione.

www.santanna1984.it