La mente è un muscolo da tenere sempre attivo e allenato. In particolare, questo è vero per le persone più anziane. Le attività per mantenere attiva la mente degli anziani – oltre a un’alimentazione corretta e all’attività fisica – possono rallentare l’avanzare degli anni.

Come tenere attiva la mente degli anziani con la musicoterapia

Spesso la terza età è associata a un decadimento cognitivo che, pur non compromettendo lo svolgimento delle attività quotidiane, porta con sé spiacevoli “sintomi” quali l’incapacità di ricordare eventi e appuntamenti, parole di uso comune, di concentrarsi o alterazioni dell’umore.

Nella maggior parte dei casi non si tratta di episodi di grave entità che tuttavia, se trascurati, potrebbero risultare indicativi di un graduale peggioramento dello stato di salute complessivo dell’anziano. In alcune circostanze infatti questa sintomatologia potrebbe consistere nella fase iniziale di una degenerazione progressiva delle funzioni del sistema nervoso centrale, nota come demenza senile.

La buona notizia è che uno stile di vita sano incentrato su una corretta alimentazione, una moderata attività fisica e in particolare sulla stimolazione cognitiva può contribuire in modo significativo alla prevenzione di questi stati.

In questo articolo parleremo di alcune attività utili a preservare la salute cognitiva degli anziani così da prevenire il peggioramento delle loro capacità intellettive.

Musicoterapia: i vantaggi per gli anziani

La musica è da sempre fonte di evasione e di svago personale ed emotivo, ma forse non tutti sanno che può essere impiegata come utile tecnica terapeutica di approccio alla musica e al suono come strumento di comunicazione non verbale per intervenire a livello riabilitativo o terapeutico su una serie di patologie psichiatriche e neurologiche.

Nel caso specifico degli anziani affetti da patologie di vario tipo quali ad esempio demenza senile, Alzheimer o morbo di Parkinson, la musicoterapia può risultare efficace per stimolare la coordinazione e la deambulazione attraverso il ritmo o favorire il rilassamento psicofisico.

In altri casi può favorire lo stimolo delle funzioni mentali legate al ricordo: ai pazienti può infatti essere chiesto di associare delle specifiche melodie a ricordi risalenti al loro passato o di collegarle a immagini evocate dalle note.

Non dimentichiamo poi gli aspetti legati alla socializzazione: la musica può risultare un potente collante in grado di far interagire le persone che prendono parte a una stessa seduta di musicoterapia, sia a livello comunicativo, in quanto possono ritrovarsi a parlare tra loro delle sensazioni comuni evocate dalla musica, sia a livello motorio nel caso in cui le melodie siano utilizzate per sviluppare attività motorie che possono andare dalla semplice deambulazione fino al ballo.

Non da ultimo, è stato dimostrato che la musica è anche in grado di favorire l’integrazione all’interno di un gruppo, sviluppare le capacità ludiche e fungere da “calmante naturale” nel caso in cui siano presenti stati di ansia, stress e inquietudine.

In sostanza, dunque, grazie alla musicoterapia è possibile stimolare in modo efficace le capacità psicomotorie degli anziani, spronandoli al contempo a dare libero sfogo alle proprie sensazioni, ai propri ricordi e alle proprie emozioni.

Altre tecniche utili per tenere attiva la mente degli anziani

Come abbiamo già spiegato, tenere attiva la mente degli anziani è fondamentale per prevenire la progressiva degenerazione delle funzioni del sistema nervoso centrale. Ma come è possibile contrastare il naturale decadimento delle funzioni cognitive? È semplice: mantenendo attiva la memoria.

  1. Esercizio!

Il primo segreto non è a tutti gli effetti un vero segreto: sappiamo infatti che per far sì che la memoria resti attiva è necessario allenarla, proprio come accade con i muscoli. Che si tratti di hobby quali la musica, la lettura o il cinema o corsi sui temi che più ci appassionano, l’importante è continuare a svolgere giorno dopo giorno attività che mantengano “in moto” il cervello.

  1. Mettersi alla prova

Un’altra tecnica alquanto efficace consiste nel mettere alla prova la propria memoria. Come? Ad esempio, quando si fa la spesa al supermercato, si può provare a memorizzare la lista della spesa e fare i propri acquisti senza sbirciare, per poi verificare di aver ricordato tutto prima di recarsi alla cassa.

  1. Attività ricreative

Enigmistica, sudoku, puzzle, scacchi, dama e chi più ne ha più ne metta: se l’anziano è appassionato di una di queste attività, praticandole ogni giorno o in ogni caso il più possibile si manterrà attivo e stimolerà il cervello a ragionare in modo logico, ottenendo dei grandi benefici per la propria memoria.

  1. Socialità

L’isolamento favorisce il decadimento cognitivo, è quindi fondamentale che gli anziani interagiscano in modo costante con altre persone, in modo tale da mantenere allenate le proprie capacità sia linguistiche che la propria memoria.

  1. Aria aperta

Anche le passeggiate all’aria aperta possono risultare particolarmente utili, non solo a livello fisico, ma anche mentale: gli anziani infatti possono sfruttare i momenti trascorsi fuori casa per memorizzare percorsi e luoghi, tenendo così attive le cellule cerebrali mentre praticano una moderata attività fisica.

Conclusioni

Come abbiamo appena visto, l’invecchiamento cerebrale può essere contrastato grazie ad attività tanto semplici quanto efficaci che, se associate a uno stile di vita sano e a una corretta alimentazione possono contribuire a far vivere agli anziani una vecchiaia quanto più serena possibile.

Queste attività, associate all’assistenza specializzata degli operatori di Sant’Anna 1984, consentono di raggiungere l’obiettivo più ambizioso di tutti: il benessere degli anziani nella loro vita di tutti giorni.

Contattaci per una consulenza personalizzata per mantenere attiva la mente e il fisico di chi ami e far sì che si goda come merita la terza età! 

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